L’auto è sempre stata considerata una comodità ma il nuovo scenario ha portato sempre più persone a scegliere altre opzioni di mobilità. Anche per quanto riguarda le aziende, gli impiegati hanno fatto un confronto tra auto aziendale e mobilità condivisa: cosa conviene?
Potremmo parlare di tanti servizi e bonus nati negli ultimi anni, come il servizio di bike sharing o i bonus mobilità stanziati dallo stato per l’acquisto di nuovi mezzi ecosostenibili.
La sharing mobility iniziò il suo cammino in Italia circa venti anni fa con la nascita dei primi due servizi di bike sharing e car sharing, rispettivamente nelle città di Ravenna e Milano.
Tuttavia, nel corso degli ultimi anni – certamente a causa degli spostamenti limitati rispetto al passato per la crisi sanitaria – l’insieme dei servizi di sharing mobility ha registrato un calo annuale. Nonostante ciò, il concetto di mobilità condivisa affascina molto i lavoratori europei (gli italiani in maggior misura) tanto da chiedersi tra auto aziendale e mobilità condivisa: cosa conviene?
La recente indagine di Free Now, infatti, ha appurato che il 70% dei dipendenti europei desidera che le proprie aziende promuovano alternative di mobilità sostenibile per ridurre rapidamente le emissioni.
Purtroppo però solo 1 impiegato su 5 dichiara che il proprio datore di lavoro è interessato alle emissioni causate dalla mobilità dei propri dipendenti che si recano al lavoro o in viaggio per lavoro.
Al contrario dei datori di lavoro gli impiegati sarebbero ben lieti di sostituire la vettura aziendale con un budget da spendere in mobilità condivisa.
Ci rendiamo conto che la mobilità sta diventando davvero sempre più sostenibile anche grazie al cambio di mentalità e di abitudini che le persone sono disposte a fare. E’ sempre bene ricordarsi che il mondo è soltanto uno e dovremmo preservarlo il più possibile. A tal proposito vi segnaliamo un nostro articolo dedicato alla giornata mondiale dell’ambiente.
Buona lettura!