Il ministero delle infrastrutture e dei trasporti (il Mims) ha fissato degli obiettivi per arrivare ad una mobilità locale sostenibile entro il 2030. Questi obiettivi sono dovuti alla situazione che è caratterizzata da una bassa domanda di mobilità sostenibile nelle grandi città italiane, in particolare Roma, Palermo e Torino, nel confronto con città europee di pari dimensioni. Inoltre, la qualità del servizio pubblico locale è piuttosto bassa, in particolare in alcune regioni del Centro e del Mezzogiorno.
Ecco gli obiettivi che vuole raggiungere il Mims entro il 2030
- Calo del tasso di motorizzazione;
- Riduzione del traffico nelle principali aree urbane;
- Riduzione dell’inquinamento dell’aria;
- Miglioramento della qualità e all’accesso del trasporto pubblico;
- Transizione verso veicoli a emissioni zero;
- Diffusione del MaaS.
Questi obiettivi dovrebbero essere raggiunti con incentivi per favorire il trasporto pubblico locale o altre forme di mobilità sostenibile, disincentivi nell’utilizzo dei mezzi privati o di strumenti di pianificazione che evitano picchi di congestione della viabilità. E poi maggiori finanziamenti per ciclovie e percorsi ciclopedonali, sostituzione dei veicoli più inquinanti con quelli elettrici o ad idrogeno ed infine piattaforme per integrare i servizi di mobilità.
Il Pnrr e Piano Complementare prevedono 3 miliardi per autobus green urbani ed extraurbani, 600 milioni per nuovi treni del trasporto pubblico locale, 200 milioni per la costruzione di piste ciclabili nei centri urbani e 40 milioni per le sperimentazioni del MaaS.