La sharing mobility continua a fare progressi in termini di sviluppo, diffusione e sicurezza. A evidenziare quest’ultimo aspetto è una delle ricerche condotte con i dati della mobilità condivisa raccolti in Europa, lo studio infatti ha dimostrato che gli incidenti stanno diminuendo drasticamente. Prima di proporre qui i dati emersi dall’indagine condotta da Micro-Mobility for Europe, è utile sapere il campione che è stato utilizzato per pubblicare il report disponibile dal mese di aprile 2025.
I numeri sono stati raccolti sulla base di più di 312 milioni di monopattini elettrici in sharing che hanno coperto una distanza di circa 562 milioni di chilometri e più di 79 milioni di biciclette a pedalata assistita in sharing, le quali hanno percorso circa 237 milioni di Km; in riferimento all’anno 2024. I dati di cui sopra sono stati integrati ai report sulla sicurezza redatti da compagnie come Bird, Bolt, TIER-Dott, Lime e Voi tra il 2021 e il 2023.
I PROGRESSI DELLA SHARING MOBILITY NELLA SICUREZZA STRADALE
Il documento di Micro-Mobility for Europe dimostra, dunque, che nel 2024 si è registrata una diminuzione degli incidenti con l’ausilio di mezzi in sharing pari al 7,9% per milione di chilometri. Tra il 2021 e il 2024, il numero di morti o feriti gravi a bordo di monopattini elettrici in sharing che hanno avuto il bisogno di un trattamento medico sono crollati del 29.8%. Invece, riferendosi agli stessi dati ma raccolti sugli incidenti con e-bike in sharing si ha una diminuzione del 13,3% tra il 2022 e il 2024.
Lo studio ha dimostrato che il rischio di infortuni stradali seri è minore se si guida un monopattino elettrico piuttosto di una bicicletta a pedalata assistita. Alla riduzione degli incidenti hanno contribuito diversi fattori. Anzitutto, i mezzi disponibili nelle flotte in sharing che sono dotati di tecnologie più affidabili e avanzate. In più, le campagne di educazione alla sicurezza stradale in cooperazione con alcune istituzioni e operatori nel campo della micromobilità hanno aiutato a diffondere più consapevolezza fra gli utenti. Molte città europee si sono mosse per migliorare le proprie infrastrutture, in modo da favorire l’uso dei mezzi in sharing salvaguardando l’incolumità dei cittadini per quanto possibile.
L’IMPEGNO DELL’UNIONE EUROPEA
L’Europa fa i conti con il numero di morti, o feriti gravi che si contano per le strade delle città del continente. Si pensi all’Italia, dove la sicurezza stradale non è al massimo dell’efficienza, non a caso a fine 2024 il Governo ha deciso di promulgare il Nuovo Codice della Strada su iniziativa del ministro Salvini.
La Commissione Europea, basandosi sui dati relativi al 2024, dimostra che i morti e i feriti gravi sono di gran lunga maggiori quando gli incidenti avvengono tra mezzi motorizzati. Micro-Mobility for Europe è convinta che un modo per abbassare questa tendenza sia la riduzione del limite di velocità, come è successo per l’abbassamento forzato dei limiti di velocità nei confronti di monopattini elettrici e e-bike in alcune aree cittadine.